domenica 8 luglio 2012

La giornata di "Brienno: un paese in...pezze!"

Il 7 Luglio è passato e il mio impegno per l'Urban Knitting di Brienno è finito.
Ora il piccolo borgo del lago di Como si illumina finalmente di colori sgargianti: via quel triste grigio che aveva bloccato il tempo alle 18.30 di un anno fa, avanti al rosa, fucsia, giallo, azzurro, verde, rosso...insomma a tutti i colori scelti dalle persone che, insieme a me, hanno deciso di partecipare a questo Urban Knitting.

E' forte il contrasto tra il grigiume delle macerie e la voglia di vita dei colori!!

I tempi erano stretti ma di pezze ne sono arrivate comunque tante: più di 1.500!! E per il centro distrutto del paese sono state perfette!
Oltre all'appoggio e all''aiuto fisico della sindaca Patrizia Nava (lei ha addobbato la macchina con i vostri fiori!), mi è piaciuto moltissimo vedere come anche le altre donne di Brienno mi abbiano aiutato nell'allestimento. Ma non dimentichiamoci dei tanti uomini (ragazzini e adulti) che hanno dato una mano.
La carcassa della macchina è diventata ora un'opera d'arte moderna piena di fiori colorati!

Scalinata ricoperta dalle pezze. Ritrovate le vostre?

Magari le vedete meglio da questa angolazione...
Como è conosciuta in tutto il mondo per le sue stoffe e, per questo motivo, abbiamo usato anche pezze di tessuto ricamate e cucite dalle signore del posto che sono andate a coprire i new jersey di cemento e di plastica che delimitano la zona a rischio e alcune pareti della casa diroccata.

I tessuti ricoprono la casa e i new jersey.

Abbiamo cominciato a dividere le pezze per colore alcuni giorni prima e poi già venerdì ci siamo attivate per incollare le prime. Appena finito, il cielo si rannuvola e corro a casa dove mi aspetta una bella grandinata e una pioggia incessante..Preoccupatissima per le pezze (temevo che la colla non avesse fatto in tempo a solidificare), ricevo buone notizie via sms da un'amica di Brienno "Le pezze sono SU" ma verso le 19.00 parte un interminabile nubifragio che mi deprime immensamente (esattamente un anno prima un evento simile aveva fatto cadere la frana...), già immagino le pezze che galleggiano ovunque nel lago...ma per fortuna non succede niente e alla mattina le trovo tutte al loro posto, un pò bagnate, alcune sporchine ma sana e salve come l'intero paese!! tiro un respiro di sollievo e comincio ad incollare. Santissima colla suggeritami dalle Aquilane di Mettiamoci una pezza: non ti dimenticherò mai!!!

Le pezze per terra in sala civica aspettano di essere divise per colori e poi incollate al loro posto :-)

Ogni pezza ha una propria storia e mi piace pensare a come, in una società come la nostra dove il tempo è denaro e tutti devono per forza andare di corsa, così tante persone si siano fermate e abbiano donato alcune ore del loro preziosissimo tempo per questo paese che, con ogni probabilità, non conoscevano neanche. Non potete immaginare l'emozione provata nello scartare le vostre buste, i vostri pacchi e leggere parole di persone mai conosciute che avevano saputo della mia iniziativa e avevano contribuito!
Il primo pacco è arrivato da molto vicino, da Como, dove la signora Giuliana aveva preparato venti coloratissime e splendide pezze che ho subito destinato alla parte alta della scala insieme a quelle deliziose di Maria C. che, da Vicenza, mi ha mandato delle granny square mozzafiato!
E' stato buffo ricevere telefonate e sms un paio di settimane fa mentre scorrazzavo per il Mar Ligure. "Buongiorno, chiamo da Cuneo." mi ha detto una mattina una signora al telefono mentre io mi ero da poco svegliata dopo la traversata notturna (guardate il post "La strana storia di 5 pezze per Brienno"). "Lei non mi conosce ma avrei bisogno dell'indirizzo per spedire delle pezze."
E' bellissimo iniziare la giornata così e ancora più bello quando poi ho ricevuto il loro immenso pacco delle poste. Un'intera famiglia aveva partecipato: Carla, la nonna, Simona e Claudia, le figlie, e Viola, la nipote. Tre generazioni che hanno prodotto delle pezze con ricami bellissimi e molto colorati! La pezza di Viola l'ho messa vicino alla mia con gli animaletti nella parte centrale della scalinata!
 Uno degli ultimi giorni è arrivato un pacco che mi ha colpito moltissimo: Chiara, Mary ed Elvira dalla Vallecamonica avevano preparato delle pezze strepitose. Copio dalla loro lettera :
"Quelle figure che abbiamo disegnato sono degli "ORANTI", immagini incise nelle rocce della loro zona dagli uomini preistorici. Per loro, "l'orante" rappresentava colui che pregava. Con questo abbiamo voluto inviare una preghiera, che sia presto rimesso tutto apposto, soprattutto per gli abitanti del paese."
Un dolcissimo pensiero per Brienno!!

Gli "Oranti" arrivano anche a Brienno!!!
E poi, con un colpo di coda, in extremis, è arrivata anche la pezza che tanto stavo aspettando: quella della signora Rina di Spezia!!!  Una signora di 100 anni che, pian pianino, nonostante i dolori alle mani, ha voluto partecipare lo stesso insieme ad altre signore spezzine!!


La pezza di Nonna Rina è questa bianca. Si è scusata perchè non è venuta perfetta per colpa dei dolori alle mani...ma è fantastica comunque, signora Rina!!! e se penso a quante persone non hanno voluto partecipare perchè dicevano di avere da fare o di non avere tempo, sorrido...

Il mio nonnetto 19enne, il Miù Miù, si è voluto far immortalare insieme alla pezza di nonna Rina. Tra nonni ci si intende ;-)
Nel frattempo, oltre alle pezze quadrate e rettangolari, arrivavano anche altri pezze ma di un formato un pò diverso: casa mia è stata invasa da più di 650 cerchi fatti all'uncinetto, di tutti i colori e dimensioni, provenienti da tutta Italia (i punti più estremi sono stati Udine e Catania). Con il gruppo del Social Crochet di cui faccio parte (https://www.facebook.com/groups/socialcrochet/ ) si era pensato di partecipare con un progetto a parte, così come si era fatto per L'Aquila. Ed ecco nascere allora un meraviglioso albero su un muro di pietra nel centro del paese, un albero un pò particolare, l'Albero della Vita, come l'ha chiamato un'amica di Brienno.

L'Albero della Vita con le due "assemblatrici ufficiali" del Social Crochet: Cesi ed io!

Visto da destra o...

...visto da sinistra...è sempre una MERAVIGLIOSA CREATURA!!!



In fase di realizzazione siamo state aiutate dalla mia amica Silvana, da Matteo di Brienno e dalle 3 "milanesi" simpaticissime (Fabiana, Luana, Carla, Ernestina, Paola e Brigide avevano spedito delle pezze e tre di loro si sono materializzate a Brienno pronte ad aiutare e così hanno tirato su l'albero con noi!)

Ecco il gruppo al completo! GRAZIE ancora a tutti per l'aiuto!!!
Speriamo ora che la ricostruzione di questo paese proceda in fretta e nel modo migliore!
Ringrazio infinitamente tutti coloro che hanno contribuito ad aiutarmi in questa impresa e vi consiglio di farvi un giro a Brienno: ne vale davvero la pena!!

domenica 1 luglio 2012

La strana storia di 5 pezze per Brienno

"Vuoi venire a fare il trasferimento del catamarano Maisha da Genova a Cannigione?" mi ha chiesto Ignazio qualche giorno fa.
ATTRAVERSARE IL SANTUARIO DEI CETACEI?????? Non me lo faccio ripetere due volte: è un anno esatto che non vedo una balenottera nè dei delfini, 2 che non mi imbarco per le mie crociere di ricerca "a caccia" di cetacei e 6 esatti che non navigo da sola con lui sulla stessa rotta.
I lavori per il Bed & Breakfast che stiamo per aprire a casa nostra sul lago sono fermi, manca solo la scala ma dubito che il falegname la finisca proprio in questi tre giorni di mia assenza...Organizziamo amici che si prendano cura di Titina, Fusilla, Miù Miù e Birillo, corriamo per le ultime commissioni per il B&B e poi, finalmente, facciamo la valigia. Pochi giorni in barca vuol dire, almeno per me, pochissimi vestiti ma questa volta la mia valigia è stracolma...di cosa? Oltre a cime, catene e  sartie, per la prima volta imbarco a bordo un nuovo tipo di "filo": non di corda nè di metallo ma....di lana e cotone!!! :-) Insieme al mezzo marinaio, ecco salire a bordo una schiera di uncinetti di tutte le dimensioni insieme a una coppia di ferri 8. Ignazio guarda la mia valigia e ride...
Parto, vado a fare una delle cose che più mi piacciono in assoluto, ma non mi voglio dimenticare di Brienno: il Mediterraneo sarà quindi lo scenario per nuove pezze. Mi piace pensare che dietro a ogni pezza ci sia una storia speciale: le mie ultime nasceranno tra le onde!

Si parte: rotta 160° e mare strapiatto, ideale per gli avvistamenti. I gomitoli e gli uncinetti possono aspettare: armata di binocolo, dopo 3 ore di navigazione a guardare il mare, ecco finalemente delle pinne all'orizzonte: sono arrivate le prime Stenelle striate (Stenella coeruleoalba).

Stenella striata sotto la prua dell'imbarcazione mentre fa bow-riding
 Ci avviciniamo ed eccole a fare bow-riding sotto la prua (si tratta di un tipico comportamento di molte specie di cetacei sotto la prua delle imbarcazioni: in questo modo giocano e risparmiano energia perchè si fanno spingere dall'acqua spostata dalla barca. Quando sono sotto la prua, la coda è pressochè immobile. Qualche volta lo fanno in modo strano: mi è capitato di vedere delle stenelle fare bow-riding davanti al muso di una balenottera comune o di uno zifio. MERAVIGLIE della natura!!).
Un'altra stenella sotto la prua: notate tutte le cicatrici che si fanno tra di loro...
Sono circa una trentina e restano con noi per mezzora. Avvisto un altro gruppo di stenelle un'ora dopo ma sono coppie di madri con piccoli e, per rispetto per i cuccioli e, soprattutto, per le madri, le guardiamo a distanza e ce ne andiamo via subito. 
La foto è un pò sovraesposta ma adoro il riflesso nell'acqua

Si chiamano striate perchè hanno 3 striature nere che partono dall'occhio. Le vedete?
Ammetto che avrei davvero voluto incontrare una balenottera comune, un capodoglio o qualche zifio (tipici incontri del mar Ligure) ma sono stracontenta lo stesso: le stenelle sono sempre bellissime da vedere!!
Mentre torna in superficie a respirare
 Dopo un tuffo alla deriva in mezzo al Mar Ligure (ma OVVIAMENTE ben lontani dalle stenelle perchè sia io che Ignazio rispettiamo questi animali al massimo e non vogliamo interferire in alcun modo con le loro attività), con gli occhi stanchi e la pelle un pò bruciacchiata, vado all'ombra e tiro fuori l'uncinetto: voglio capire se le mie due grandissime passioni (il mare e la creatività) si possano conciliare tra loro.
Pochi istanti prima di "sbucare" all'aria
L'orario di arrivo a Capo Corso sono le 3 di mattina, c'è ancora molto tempo. Dopo una romantica cenetta a due, faccio il mio turno al timone e inizio una pezza (che non ho ancora finito perchè non mi ricordo più come si fa un punto in particolare).
Ignazio mi guarda e sorride. "In trent'anni di vita sulle barche, è la prima volta che vedo qualcuno fare la maglia a bordo!" mi dice e io ne sono contenta perchè mi piace essere originale ;-)


Puntuali come un orologio svizzero, diamo ancòra alle 3 di mattina (dopo 15 ore di navigazione) e, stremati, crolliamo tra le braccia di Morfeo.

Alle 9 si riparte: oggi si costeggia la Corsica orientale con le sue splendide spiagge kilometriche e così mi dedico a 2 pezze ai ferri ma il meteo, purtroppo, peggiora.

La primissima pezza finita trova subito posto sul timone :-)

La seconda diventa una sorta di bandiera di cortesia per la Corsica...;-)

Gli Spagnoli chiamano il mare in due modi: LA mar, al femminile, quando vogliono dare un significato positivo, EL mar, al maschile, quando la connotazione è negativa. Ed eccolo lì El mar, con le sue onde, le schiumette e il vento. Io mi spalmo sul divanetto demotivata e priva di forze, Ignazio si crea un microhabitat di cuscini vicino al lavandino da dove può vedere l'intero orizzonte e tutti e due ci annulliamo in quella sagra del beccheggio. La conversazione si limita alla classica domanda "Quante miglia mancano?" e a qualche sporadico aggiornamento sullo stato di vento e mare. Gli unici segni di vita arrivano dal tanto conosciuto canale 16 dove è un tripudio di "Compamare": da Spezia a Livorno, da Olbia a Civitavecchia, in pochi secondi si mescolano quasi tutti i dialetti del centro Italia...i loro fugaci e criptici messaggi diventano compagni di viaggio importantissimi.
Le ultime due ore di navigazione sono un pò meglio, ci siamo ridossati alla costa, riesco addirittura a iniziare una nuova pezza, quella rosa, anche se la abbozzo soltanto e, poi, finalmente, la vita riprende a mezzanotte nella splendida Baia di Pinarello (Corsica) dove diamo ancòra e ceniamo, ancora un pò frastornati. Dopo otto ore di onde, l'immobilità di quelle acque sembra davvero un miracolo!

Ultimo giorno di viaggio: dopo aver guardato i meravigliosi cavalli rinfrescarsi a Pinarello, facciamo rotta verso Cannigione passando nelle famigerate Bocche di Bonifacio che mi ricordano sempre un'esperienza velistica delirante dei miei genitori...


E' una giornata meravigliosa con un pò di vento (ma non troppo!!), ideale per fare una veleggiata e mentre Ignazio cazza la randa e rolla il fiocco, io vado di maglia rasata e maglia alta e altre due pezze prendono vita tra quelle onde. Anche io adoro armeggiare con le vele ma questa volta Ignazio vuole fare da solo perchè deve cominciare a conoscere questa barca nuova su cui passerà tutto il prossimo mese e così io posso dedicarmi alla lana...;-)

Uncinettando nelle Bocche di Bonifacio, tra Spargi e Budelli

La pezza rosa si abbina perfettamente al mio costume :-)


Il viaggio a bordo di Maisha finisce per me dando ancòra nel golfo di Cannigione: domattina all'alba andrò ad Olbia per fare il percorso inverso ma...a bordo di uno squallido traghetto :-(
Ci concediamo un bagnetto, un aperitivo a terra (è sempre così brutto dover rimettere le scarpe e ritornare tra la gente...) e poi di nuovo a bordo lontano dal mondo dove io riprendo i miei ferri e finisco l'ennesima pezza

 e Ignazio prepara una sorpresa per il gruppo del Social Crochet di Roberta Castiglione (https://www.facebook.com/#!/groups/socialcrochet/)  che sta partecipando in massa all'iniziativa Brienno: un paese in...pezze!

Il gomitolino della pezzona di Maria Fusillo lo ha fatto lui!! Un piccolo contributo maschile per Brienno....che ne dite, signore, vi piace così la pezza finita?


Il viaggio finisce con il ricordo di tante stenelle, dei pesci luna che mangiano le velelle, ben 5 pezze (più quelle che farò in traghetto domani) e la risposta alla mia domanda: SI'! l'uncinetto e la maglia si adattano alla perfezione a bordo!!!! :-)
Ora ho in mente di invadere altre barche con lana e cotone: chi vuole venire con me??

Voilà le 5 pezze fatte a bordo!